Del concerto casalingo di ieri sera restano un cane felice e stanco per le tante emozioni, una casa da riordinare e i bicchieri di plastica che si è mangiato lui.
Resta la sorpresa di vedere entrare Antonio esattamente quando stavamo per suonare la sua canzone, restano le vostre espressioni mentre ascoltavate in silenzio, le risate per il “cantare” di Indie (il cane), e le belle parole che mi avete detto dopo.
Restano le lucine di Natale e l’atmosfera magica che sanno creare, resta l’odore di aglio della crema del Beppe e le briciole di pane.
Resta lo sguardo incredulo e sognante di Giulia, la bambina portata a sopresa dallo zio a questo concerto e l’imbarazzo nel chiedermi di fare una foto insieme.
Resta la gioia di veder apparire anche le “due Roby”, le mie vicine che non ci avevano mai sentiti prima.
Restano gli amici arrivati da Milano, Verdello, Comun Nuovo, Bergamo, Brescia e persino Trento e la soddisfazione di vederli parlare tra di loro.
Restano le note, sospese nell’aria, suonate per la prima volta con Nik e Lorenzo insieme e l’affetto che ho provato per loro e per tutti i presenti, in egual misura.
Resta anche un gran mal di testa che laverò via con tutto quel che resta.

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